La lettura di Fotocrazia, il blog dedicato alla fotografia che Michele Smargiassi cura su Repubblica.it, è uno dei miei rituali fissi mattutini, da consumarsi sull’autobus verso il lavoro.

Da praticante della fotografia amo cercare di crearmi un substrato storico/teorico a supporto delle mie future camminate notturne senza meta e Fotocrazia è uno dei miei riferimenti principali, sempre ai primi posti nel mio feed di notizie.

E’ stato quindi sorprendente per me leggere nell’articolo di venerdì una presentazione decisamente lusighiera del progetto collettivo “Questo Paese”, a cui partecipo. La sorpresa non è stata per il contenuto positivo dell’articolo, che non posso certo non condividere: ho massima stima per lavoro svolto finora da Fulvio Bortolozzo (in qualità di coordinatore/curatore) e dai miei colleghi fotografi.

Mi ha sorpreso, questo sì, l’improvvisa consapevolezza di far parte di un progetto forte abbastanza da essere discusso sulle pagine che normalmente consulto per informarmi, e che il mio nome venga, indirettamente, associato a tutto ciò.

E’ una nuova, bella, sensazione. Che mi infonde entusiasmo per affrontare future caminate notturne senza meta, con la speranza che esse non servano a nutrire solo una mia ossessiva necessità.

E forse anche qualche camminata diurna.